L’amore può diventare patologico?

Come capire se la mia relazione con il partner è sana oppure no

L’amore è uno dei sentimenti più intensi e complessi che gli esseri umani possono sperimentare. Tuttavia, esiste una linea sottile tra un amore sano e quello che può trasformarsi in dipendenza affettiva. Comprendere questa differenza è fondamentale per mantenere relazioni equilibrate e appaganti, evitando di cadere in dinamiche emotive distruttive.

Amore Sano: Cosa Significa?

L’amore sano si fonda su rispetto reciproco, autonomia e crescita personale. In una relazione di questo tipo, entrambi i partner sono individui completi, che si sostengono a vicenda senza perdere la propria identità o indipendenza.

Quali sono le caratteristiche generali di un amore sano?

In una relazione sana, ogni persona mantiene i propri spazi, interessi e obiettivi personali. La relazione non soffoca l’individualità, ma la incoraggia.

Ciascun partner rispetta i bisogni emotivi dell’altro, senza invadere o controllare. Le emozioni sono condivise, ma non dipendenti dall’approvazione o dalla presenza costante dell’altro.

Le relazioni sane si basano su uno scambio equilibrato di affetto, sostegno e attenzioni. Non c’è una persona che dà costantemente mentre l’altra prende senza dare nulla in cambio.

La relazione diventa un terreno fertile per la crescita individuale e di coppia. Gli obiettivi personali vengono rispettati e incoraggiati, e la coppia evolve insieme.

Dipendenza Affettiva: Un Amore Distorto

Al contrario, la dipendenza affettiva rappresenta una forma distorta di amore, in cui la relazione diventa una necessità per il benessere emotivo di una o entrambe le persone coinvolte. 

Si manifesta con caratteristiche simili a quelle della dipendenza da sostanze: l’individuo diventa “dipendente” dall’altro per il proprio senso di valore e sicurezza.

Tra i tratti distintivi della dipendenza affettiva ritroviamo:

  • La perdita di autonomia:

una persona si sente incompleta senza il partner e basa la propria identità interamente sulla relazione. La sua autostima e il suo valore dipendono dal sentirsi amata o accettata dall’altro.

  • Paura di essere abbandonai:

vivere costantemente con l’angoscia di perdere il partner. Questa paura genera comportamenti ossessivi e controllanti, che possono danneggiare la relazione.

  • Sacrificare sé stessi: 

mettere da parte i propri bisogni e desideri per compiacere il partner, sacrificando la propria felicità e benessere pur di mantenere la relazione.

  • Relazione sbilanciata:

la dipendenza affettiva si manifesta spesso in relazioni in cui il dare e il ricevere sono estremamente sbilanciati. Il partner dipendente si sottomette all’altro e accetta qualsiasi comportamento pur di non rischiare di essere abbandonato.

Una via d’uscita tramite la terapia cognitivo-comportamentale

La Terapia Cognitivo-Comportamentale offre strumenti efficaci per riconoscere e affrontare la dipendenza affettiva. L’approccio CBT si concentra sull’identificazione e la modifica dei pensieri disfunzionali che alimentano la dipendenza, aiutando la persona a sviluppare modelli di pensiero e comportamenti più sani.

Infatti, uno dei principali fattori che contribuisce alla dipendenza affettiva è la presenza di pensieri automatici disfunzionali. Questi pensieri distorti sono convinzioni radicate che inducono la persona a vedere la relazione in modo irrealistico, come ad esempio: “Non valgo nulla senza il mio partner” o “Se mi lascerà, non sarò mai più felice“.

La CBT si propone di intervenire su questi pensieri attraverso diverse tecniche, tra cui la ristrutturazione cognitiva, l’esposizione graduale, lo sviluppo di una maggiore autoefficacia e la modificazione dei comportamenti disfunzionali. 

La Strada verso l’Amore Sano

La distinzione tra amore sano e dipendenza affettiva è cruciale per coltivare relazioni equilibrate e soddisfacenti. La dipendenza affettiva non è amore, ma una forma di attaccamento patologico che limita la libertà individuale e la felicità. Attraverso l’approccio della Terapia Cognitivo-Comportamentale, è possibile rompere il ciclo della dipendenza affettiva, riconoscendo i pensieri e i comportamenti disfunzionali e lavorando per costruire relazioni basate sull’autonomia, il rispetto reciproco e la crescita personale.

Il percorso non è facile, ma con l’aiuto di strumenti terapeutici efficaci, è possibile imparare a “togliere gli occhiali” della distorsione e a vedere le relazioni con maggiore chiarezza e realismo. Solo così possiamo davvero diventare protagonisti della nostra vita emotiva, vivendo un amore sano e autentico.

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